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Mobilitazione internazionale ripudia gli sfratti violenti a Santo Domingo

A partire dal 28 ottobre ha inizio una serie di mobilititazioni nella quale organizzazioni internazionali – siano di abitanti o reti per la difesa dei diritti umani – protesteranno davanti alle ambasciate e ai consolati della Repubblica Domenicana per denunciare gli sgomberi violenti occorsi durante la giornata del 15 di ottobre nella capitale del paese, Santo Domingo.

Movilización internacional repudia desalojos violentos en Santo Domingo

Heridos en desalojos Altos Brisas del Este, S. Domingo (15 10 2011)

L’obiettivo è denunciare a tutto il mondo che il paese, destinazione turistica privilegiata, non possiede una buona politica interna e non rispetta i diritti delle comunità povere. A Santo Domingo, il giorno 15 di questo mese, data nella quale si commemora la Giornata Mondiale dell’Habitat, è stato segnato dallo sgombero violento di 70 famiglie, le quali vivevano da due anni nel quartiere Brisas del Leste.

In aggiunta, il 50% della popolazione, l’equivalente di un milione di persone, è minacciata di sfratto. “Questa politica di violenza deve finire ed il governo deve preoccuparsi di garantire soluzioni serie e a lungo termine in merito al serio problema abitativo che il paese attraversa.” affermano Pedro Franco, cordinatore del Grito dos Excluidos/as dei Caraibi, e Cesare Ottolini, coordinatore dell’ Alleanza Internazionale degli Abitanti (IAI).

Movilización internacional repudia desalojos violentos en Santo Domingo

Ruta paralizada en resistencia contra la tentativa de desalojos de Altos Brisas del Este (14 10 2111)

Secondo Pedro, il governo dominicano sta modificando il Codice Penale con l’obiettivo di criminalizzare le persone che non possiedono i titoli di proprietà della terra sulla quale hanno costruito la loro casa o coltivano le proprie piantagioni.

Secondo lui, quasi il 50 % degli abitanti della capitale si troverebbe in questa situazione.

Cesare riferisce che durante lo sgombero sono avvenute “distruzioni brutali” e molte violazioni. “C’è stato il tentativo di assassinio del deputato Juan Hubieres, presidente del sindicato Fenatrano (Federação de Transportes La Nueva Opción), decine di feriti e arrestati, tra di loro Jonathan Luciano, portavoce della Campagna Sfratti Zero”, denuncia.

Sottolinea che lo sfratto è stato illegale in quanto non si è atteso il risultato dei negoziati in corso, né del giudizio pendente. Ci informa inoltre che il governo sta conducendo una campagna contro le famiglie, accusandole di aver invaso una riserva di protezione ambientale, con òp scopo di dare spazio alla criminalizzazione delle occupazioni di terra.

Movilización internacional repudia desalojos violentos en Santo Domingo

La PN golpea a un habitante de Altos Brisas del Este (15 10 2011)

“Il governo vuole ottenere l’appoggio dell’opinione pubblica per un progetto di legge che emenda ferocemente il Codice Penale, riconoscendo tutti i diritti alla proprietà privata parassitaria, per castigare le occupazioni di terreni ed edifici vuoti (pena dai 3 mesi fino ai 10 anni di prigione, più una multa)”, afferma.

Sulla porta delle ambasciate,i manifestanti collocheranno cartelli con gli slogan “Sfratti zero a Santo Domingo!”, “ Stop a tutti gli sfratti , rispetto per il diritto alla casa a Santo Domingo!” e “No alla legge che criminalizza le occupazioni!I criminali sono quelli che hanno terra e case vuote per la speculazione!”.

La lotta contro gli sfratti include anche una campagna di boicottaggio al turismo nella Repubblica Domenicana. Ogni persona dovrà fare foto in punti significativi della propriacittà tenendo in mano un cartello: “Io non sarò turista a Santo Domingo fino a quando ci saranno sfratti!.”

“Dato che il Governo della Repubblica Domenicana è molto sensibile all’immagine internazionale del paese (commercio e turismo), la nostra mobilitazione avrà un impatto reale”, afferma l’ appello.

I movimenti nazionali si mobilitano, rafforzando la coalizione creata per manifestare durante le Giornate Mondiali, organizzando marce, veglie, interviste alla stampa e allertando le comunità a rischio.

 

In allegato trovate la lettera di protesta e solidarietà da spedire agli indirizzi delle ambasciate e dei consolati della Repubblica Domenicana di tutto il mondo

Le organizzazioni interessate a rafforzare la mobilitazione possono scrivere e-mail a forosocial2006@yahoo.es

Riferimenti geografici


Il(la) Traduttore(trice) Volontario(a) per il diritto alla casa senza frontiere dell’IAI che ha collaborato con la traduzione di questo testo è

Chiara Briani

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